L'Oro del Senio

Un progetto sul teatro dei luoghi, nella storia, nella musica e nell'arte tra i vincitori di "Io amo i Beni Culturali"

Roberta Colombo - Direttrice Museo la Casa delle Marionette di Ravenna

Il Museo La casa delle Marionette di Ravenna, insieme all'Istituto Pascoli di Riolo Terme, ha partecipato alla VI edizione del concorso regionale "Io amo i Beni Culturali" con il progetto L'Oro del Senio. L'idea di unire un argomento didattico inserito nel POF della Scuola secondaria di I grado quale "La Canzone dei Nibelunghi", a un museo di teatro come quello ravennate, creando un progetto da sviluppare nel territorio sia dove sorge la scuola, e su cui insistono anche la Casa Museo Alfredo Oriani - Parco del Cardello, l'Abbazia di Valsenio, il Giardino delle Erbe, la Rocca di Riolo, il Parco della Vena del Gesso, sia dove sorge il Museo La casa delle Marionette, ma anche il Mausoleo di Teodorico, é risultata vincente.
L'Oro del Senio nasce per il desiderio di mettere in sinergia diverse realtà museali, enti pubblici e associazioni private, cercando di dare il senso il più ampio possibile alla parola "valorizzazione": dare valore alla Collezione Monticelli della Casa delle Marionette, alla conoscenza dell'epica medievale, a un territorio, ma soprattutto dare il giusto valore ai ragazzi che saranno coinvolti in questo percorso ludico-didattico-culturale di spettacolo dal vivo.
Il progetto è incentrato proprio sulla produzione di un'opera teatrale itinerante che tocca vari luoghi della storia e del paesaggio della Valle del Senio. Sono previste numerose azioni con diverse classi, dalla materna alla scuola secondaria di I grado, ognuna delle quali avrà compiti differenti: in alcuni casi si tratterà una materia trasversale lungo tutto l'arco dell'anno scolastico, in altri casi i ragazzi saranno coinvolti in un piccolo o medio step del processo (una ricerca, una scena, un momento di confronto). Seguendo una metodologia che il Teatro del Drago sperimenta da anni, i ragazzi, guidati da professionisti, saranno in grado di produrre uno spettacolo dal vivo di Teatro di figura contemporaneo, dove la marionetta-pupazzo-burattino convive nello stesso spazio scenico dell'attore-animatore.
La Canzone dei Nibelunghi, poema epico germanico della metà del XIII secolo, é uno dei filoni dell'epica medievale meno conosciuti ma fra i più complessi e veritieri e ha un legame profondo con il mondo del teatro, delle marionette e della musica. L'argomento delle saghe epiche - nel nostro caso la storia e la morte di Sigfrido alla corte dei Burgundi e la vendetta di sua moglie Crimilde - è molto vicino al mondo irrequieto e in parte scollegato con la realtà del quotidiano dei ragazzi e soprattutto dei teenagers. La Canzone dei Nibelunghi presenta un mondo avventuroso, anche crudele, che rispecchia la necessità degli adolescenti di confrontarsi con la realtà senza falsi filtri.
Il progetto è diviso in varie sezioni: l'acquisizione del contenuto letterario attraverso lezioni teoriche, video, filmati; il sopralluogo nei vari luoghi-contenitori che ospiteranno lo spettacolo; la conoscenza del museo ravennate, attraverso un percorso specifico e laboratori di costruzione di marionette; il lavoro di scrittura drammaturgica del testo da mettere in scena; i laboratori di costruzione scenotecnica e di partitura musicale; la messa in scena di teatro di figura. Tutto il lavoro verrà documentato da professionisti e dagli stessi ragazzi con i loro smartphone e tablet, senza dimenticare un rigoroso lavoro di scrittura manuale, perchè fondamentale per la conoscenza è la memoria individuale e collettiva.
Per far emergere le diverse abilità di ogni singolo ragazzo/a saranno adottate diverse tecniche: teatro di burattini, di marionette, delle ombre, con pupazzi mossi a vista, canto e recitazione. Lo spettacolo si svilupperà in diversi luoghi del territorio e in momenti diversi del giorno e della sera, creando una mobilità spaziale e temporale.
I ragazzi, oltre a conoscere a fondo il bene museale, diventano fruitori attivi e consapevoli del nostro patrimonio culturale a 360 gradi: l'idea è quella di creare un doppio livello di scambio fra i ragazzi di Ravenna e quelli di Casola Valsenio e di Riolo Terme. Tra gli obiettivi dell'Oro del Senio c'è anche la volontà di indagare e conoscere le diversità fra culture, permettendo ai ragazzi di superare le barriere ideologiche che nascono dalla non-conoscenza dell'altro.
Nel progetto sono coinvolti oltre agli studenti dell'Istituto Comprensivo Pascoli di Riolo Terme - Casola Valsenio, la Scuola Primaria di Casola Valsenio, la Scuola per l'infanzia di Casola Valsenio, l'Istituto Guido Novello di Ravenna, e infine i 'rifugiati' ospiti del Comune di Casola Valsenio.
L'idea é quella di un viaggio culturale che supera le barriere delle pareti del museo e lo fa uscire e muovere su un intero territorio, incontrando altri musei, grazie alla forza vivifica e stimolante delle nuove generazioni, che oggi più che mai sembrano così lontane dai luoghi istituzionali della Cultura. Ma solo in apparenza...

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 26 [2016 - N.57]

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